Deve diventare una realtà al più presto e per tutta la Svizzera!
L’SSM si impegna per condizioni di lavoro eque nei media elettronici e esige che sia attuata una soluzione unica per tutta la Svizzera per lottare contro condizioni di lavoro precarie e salari troppo bassi. L’SSM è riuscito a stipulare contratti collettivi di lavoro con alcune radio private nonché con la SSR, il datore di lavoro più importante nel settore dei media elettronici, il cui CCL è determinante per l’intero settore. Tuttavia ciò non basta per risolvere il problema della forte segmentazione del mercato dovuta alla presenza di innumerevoli piccole e medie imprese. Ecco perché ha senso ed è necessario un contratto collettivo di lavoro per l’intero settore.
L’SSM invita le singole aziende e le associazioni padronali – in particolare l’associazione delle radio private svizzere e Tele Suisse – a intavolare trattative per un contratto collettivo di lavoro, tanto più che nella Svizzera romanda un contratto collettivo di lavoro per la radio privata e per il settore print esiste già e riscontra notevoli successi.
Di un contratto collettivo di lavoro non beneficiano solo i dipendenti, bensì l’intero settore. Condizioni di lavoro sicure, salari giusti, possibilità di formazione e aggiornamento professionale promuovono la qualità dei media e ne garantiscono il successo a lungo termine.
L’SSM si adopera per la conclusione di un contratto collettivo di lavoro per tutti i lavoratori del settore dei media elettronici.