La protezione delle delegate e dei delegati sindacali, infatti, non è una rivendicazione isolata dell’SSM o del movimento sindacale. Già nel 2019, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) – con sede a Ginevra – aveva inserito la Svizzera nella lista nera dei Paesi che non rispettano le libertà sindacali, a causa delle lacune legislative esistenti in materia. La Svizzera si è ritrovata in compagnia poco lusinghiera di 39 altri Paesi, solo due dei quali in Europa: Grecia e Bielorussia. Dopo una mediazione fallita fra datori di lavoro e USS, il Consiglio federale ha infine trattato la questione nel quadro dei negoziati sui Bilaterali III.
Il partenariato sociale si fonda sul dialogo tra la direzione aziendale e i rappresentanti del personale. Ma quando questi ultimi diventano oggetto di ritorsioni, il dialogo si spezza e il partenariato perde ogni significato. È fondamentale ricordare che i membri dei comitati si impegnano ogni giorno per tutelare i diritti delle colleghe e dei colleghi. Nello svolgere questo ruolo si espongono a rischi, ed è perciò essenziale che possano contare su un minimo di protezione. Quando questa protezione viene meno, a farne le spese è l’intero personale: senza delegate e delegati, non ci sono contratti collettivi di lavoro, piani sociali o trattative salariali. È proprio per questo che la tutela delle e dei rappresentanti del personale è esplicitamente o implicitamente riconosciuta dalla maggior parte delle aziende con CCL, anche nel settore privato. Questo comportamento della RTS, con cui si allinea alle realtà più retrograde in materia di libertà sindacali, è pertanto inaccettabile. L’intera SSR deve farsi carico della responsabilità di garantire piena protezione a chi rappresenta il personale.
L’assemblea dei delegati del 22 maggio 2025:
- si oppone con fermezza al licenziamento dei membri dei comitati;
- denuncia questi atti come ritorsioni contro chi difende i propri diritti;
- esige l’introduzione di una protezione rafforzata contro i licenziamenti delle e dei rappresentanti del personale, così come delle persone che segnalano le irregolarità.