Legge Radio TV e servizio pubblico – È in gioco l’avvenire della SSR

Informazioni dal Comitato Nazionale

La politica dei media è stato il tema principale della prima seduta dell’anno del comitato nazionale.

Referendum nuova Legge Radio TV (LRTV): uniti contro l’USAM

Il nuovo sistema di riscossione del canone previsto dalla revisione della Legge radiotelevisiva (LRTV) presenta solo vantaggi e assicura alla SSR un finanziamento giusto e duraturo. Allo stesso tempo l’innalzamento dello splitting del canone investito anche per la formazione va a favorire le emittenti private.

A seguito del referendum, lanciato dall’USAM (Unione Svizzera delle Arti e dei Mestieri), il popolo sarà chiamato a pronunciarsi il prossimo giugno sulla nuova LRTV. Questo referendum ha dell’assurdo in quanto dai dati dell’ UFCOM risulta che con la nuova legge il 75% delle aziende saranno esentate dal pagare il canone e il 9% pagheranno meno di oggi. Il canone annuale diminuirà anche per le persone private. L’unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) non esita mostrare delle cifre assolutamente inesatte. È pertanto essenziale, soprattutto per il personale della SSR, conoscere i fatti. Consultate il nostro dossier LRTV sul sito www.ssm-site.ch e sostenete la campagna dell’SSM contro il referendum.

Il grande dibattito sul servizio pubblico Radio e TV

Quale servizio pubblico potrà proporre in avvenire la SSR? Questa domanda sarà in agenda nei dibattiti politici del 2015. Avenir Suisse ha lanciato l’idea di un “Public Content Provider” finanziato dal canone, la SSR diventerebbe un semplice fornitore di contenuti che verrebbero messi a disposizione gratuitamente ai prestatori di servizi. Altri ambienti esigono una riduzione importante dell’offerta attuale della SSR. Per l’SSM non c’è alcun dubbio: ci vuole un servizio pubblico forte per la Svizzera e le sue quattro regioni linguistiche (cfr. Art. 93 cpv. 2 della Costituzione federale.) con la rivoluzione digitale e i nuovi modi di consumo, la SSR deve potere diffondere i suoi prodotti e i suoi servizi su tutti i supporti, anche su internet. Questa sarà la posizione che difenderanno i rappresentati dell’SSM che parteciperanno a un’audizione della commissione federale dei media (COEM) il 27 febbraio prossimo.

Un sindacato forte – aderite all’SSM!

L’aumento degli operatori dei media riscontrato negli ultimi anni non si riflette nel numero di membri dell’SSM. Il comitato nazionale ha dunque deciso di lanciare nel 2015 una campagna di sindacalizzazione. È nostra intenzione mettere in evidenza l’importanza di un sindacato e spiegare ai non membri i vantaggi concreti di aderire all’SSM. Per iscriversi: www.ssm-site.ch

L’SSM sostiene la revisione della LRTV!

 

 

 

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