
Il tema è presente anche a livello internazionale. In sintonia con la Risoluzione del Consiglio d’Europa, l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) s’impegna per l’elaborazione di un Piano di Azione Nazionale (PAN) per la sicurezza dei lavoratori dei media. Ciò avviene con la collaborazione del SSM, di rappresentanti dei media pubblici e privati e di altri sindacati e associazioni. L’obiettivo del PAN riguarda l’integrità fisica e psichica dei lavoratori dei media e, non essendo legalmente vincolante, avrà carattere di raccomandazione. Le questioni centrali affrontate dal PAN si possono riassumere nei punti seguenti:
- Migliore riconoscimento del ruolo e della professione di giornalista
- Migliore protezione contro le minacce e i discorsi di odio online
(in cui sono particolarmente colpite le donne giornaliste) - Migliore protezione fisica, soprattutto durante le manifestazioni
- Migliore protezione contro le azioni legali abusive mosse nei confronti dei professionisti dei media (le cosidd. «Strategic Lawsuits against Public Participation», SLAPPs)
Nello scambio tra categorie di settembre sono stati discussi tre possibili interventi e campi d’azione:
- Prevenzione e sensibilizzazione
- Sensibilizzazione della popolazione nei confronti del valore dei media per la democrazia
- Maggiore riconoscimento sociale del lavoro di coloro che sono impegnati nei media
- Tutela e sostegno in caso di violenza e minacce
- migliore tutela e supporto mirato nel caso di attacchi, violenza e minacce nello spazio reale e digitale
- particolare attenzione va data alle esigenze delle lavoratrici nel settore dei media e delle libere professioniste
- Quadro giuridico
- L’attività di giornalista deve poter essere praticata senza timore di procedimenti penali e denunce abusive.
Alla fine del mese di settembre 2022 ha avuto luogo l’ultimo scambio tra categorie presso l’UFCOM. Si è discusso insieme e sono state elaborate misure sottoposte ora a consolidamento – solo così è possibile garantire che una tale serie di misure sia sostenuta anche dagli appartenenti ai diversi settori. In futuro vi sarà occasione di effettuare discussioni approfondite in un comitato consultivo e i progressi e l’attuazione delle misure saranno sottoposti a valutazione nel contesto di riunioni periodiche. Il Piano di Azione sarà reso pubblico nell’estate del 2023. La valutazione del progetto è prevista tra quattro anni. Del Piano di Azione Nazionale è responsabile il DATEC (Consigliere federale Simonetta Sommaruga) – resta da chiarire se e come cambieranno le priorità dei nuovi Consiglieri federali. IL SSM resta naturalmente impegnato nella questione e ti tiene aggiornato/a!