
L’Assemblea Ordinaria del Sindacato Svizzero dei Media (SSM), riunita a Comano il 20 marzo 2025, denuncia la crisi crescente del settore mediatico in Svizzera e nella Svizzera italiana. Il pluralismo dell’informazione è in pericolo e il servizio pubblico radiotelevisivo subisce attacchi che ne minano il ruolo fondamentale per la democrazia e la coesione sociale.
Solidarietà ai lavoratori del settore
I tagli e le difficoltà economiche dei media locali mettono a rischio posti di lavoro e qualità dell’informazione. SSM esprime solidarietà a tutte le colleghe e i colleghi colpiti da questa crisi e chiede misure concrete per tutelare l’occupazione e il diritto a un’informazione indipendente.
Invertire la tendenza
Indebolire il servizio pubblico e lasciare il settore mediatico nazionale sotto la pressione di gruppi multinazionali esteri significa compromettere l’identità culturale svizzera e il dibattito democratico. La politica e la società devono prendere atto della gravità della situazione e intervenire con misure di rilancio anziché continuare con politiche di riduzione e disinvestimento.
Le richieste di SSM
- Difesa del servizio pubblico – Garantire il ruolo centrale della SSR e dei media locali per un’informazione libera e di qualità.
- Sostegno concreto ai media nazionali e regionali – Investimenti e misure di protezione per salvaguardare il pluralismo.
- Consapevolezza e responsabilità collettiva – Un impegno attivo per contrastare la disinformazione e rafforzare il dibattito pubblico.
SSM invita istituzioni, politica e cittadinanza a prendere posizione e a sostenere un sistema mediatico forte, indipendente e orientato al servizio della società.
L’assemblea del Sindacato Svizzero dei Media (SSM)