Il 2023 ha ulteriormente destabilizzato grandi e piccole aziende del settore mediatico. Infatti, abbiamo assistito ad un taglio di posti di lavoro su larga scala e all’aumento della pressione sulle condizioni lavorative. L’SSM segue gli attuali sviluppi con preoccupazione. In un momento come questo, diventa ancora più importante che le parti sociali continuino a sostenere l’accordo negoziato congiuntamente e che lo applichino con coerenza e determinazione.
L’accordo stipulato con VSP & TELESUISSE deve essere mantenuto
L’accordo, in vigore dal 2023, disciplina gli standard minimi per le condizioni di lavoro nei media elettronici ed è stato negoziato su iniziativa del sindacato capofila SSM insieme alle due associazioni cofirmatarie syndicom e impressum in vista del rilascio delle nuove concessioni. Per i/le rappresentanti delle collaboratrici e dei collaboratori è chiaro che l’accordo con le associazioni dei datori di lavoro si applica anche alle aziende affiliate, le emittenti radiotelevisive private. È infatti, il preambolo dell’accordo recita che i soci delle associazioni cofirmatarie si impegnano a mantenere e promuovere gli standard qualitativi e l’attrattiva dell’industria svizzera dei media elettronici garantendo condizioni di lavoro allettanti. Tuttavia, le associazioni dei datori di lavoro ora sostengono che l’accordo non è vincolante per tutte le emittenti associate. L’SSM richiama l’attenzione delle associazioni dei datori di lavoro e delle aziende associate sull’importanza fondamentale di rafforzare il settore mediatico e sulla necessità che TUTTI si attengano agli standard di qualità.
L’UFCOM deve esaminare sistematicamente le condizioni di lavoro
Nelle concessioni pubblicate nel gennaio 2024, all’articolo «Condizioni di lavoro del settore» si legge che
"il titolare della concessione si impegna a non ridurre le condizioni di lavoro degli operatori radiotelevisivi formati e in formazione disciplinati dal CCL/dall’accordo/dal contratto aziendale."
L’UFCOM è ora tenuto a vigilare sulle condizioni di lavoro delle emittenti radiotelevisive delle associazioni VSP e TELESUISSE titolari delle concessioni e, laddove necessario, ricorrere alle dovute misure. Tuttavia, nella sua relazione, il Controllo federale delle finanze (CDF) afferma che l’autorità di regolamentazione, l’UFCOM, non dispone delle risorse necessarie per esercitare una vigilanza efficace sulle emittenti radiotelevisive titolari delle concessioni. Di conseguenza, l’SSM seguirà con occhio critico le attività dell’UFCOM e rivendica che le condizioni di lavoro nei media elettronici siano sottoposte ad un esame coerente e approfondito da parte dell’ufficio competente e che siano attuate le dovute misure in caso di non conformità.
Se l’accordo si rivela inefficace, ne occorre uno nuovo
Se le associazioni dei datori di lavoro non procederanno con coerenza nell’attuazione dell’accordo, insieme agli altri rappresentanti del personale l’SSM rivendicherà una nuova convenzione vincolante che migliori ulteriormente le condizioni di lavoro delle collaboratrici e dei collaboratori di tutte le aziende associate a VSP e TELESUISSE e che definisca in termini univoci i meccanismi di controllo e di sanzionamento. Per un settore mediatico forte e di qualità sono indispensabili regole vincolanti e buone condizioni di lavoro.