Nelle dure trattative con la SSR l’SSM ha raggiunto un accordo per le misure salariali 2023. Grazie alla sua perseveranza, nelle due tornate di trattative salariali e dopo le polemiche via email, la delegazione dell’SSM ha messo a segno importanti successi:
- Per la prima volta vengono considerati tutti i dipendenti sotto CCL, anche coloro che hanno superato il 110% del salario di riferimento.
- La SSR ha parzialmente accolto le richieste dell'SSM e ha portato la compensazione del rincaro al 2,8%.
- Aumento dei salari individuali dello 0,8% per alcuni gruppi di dipendenti.
Sebbene il tasso d’inflazione, in quanto valore di riferimento determinante per le trattative, ammonti al 3%, dopo un primo confronto settoriale l’SSM accetta la proposta della SSR. In cambio, la SSR ha accettato l'aumento generale dei salari per tutti i dipendenti (compresi quelli con un salario superiore al 110% del salario di riferimento). Si tratta di un successo importante, perché sono toccati molti impieghi a salario basso con una progressione salariale bloccata da anni.
La SSR accetta anche un’altra rivendicazione dell’SSM e per gli adeguamenti salariali individuali terrà conto in modo particolare dei dipendenti con maggiore anzianità di servizio. L'aumento salariale individuale dello 0,8% serve a compensare le differenze tra i generi, i recuperi salariali dei colleghi e delle colleghe che non hanno ancora raggiunto il salario di riferimento e per coloro che non hanno più ricevuto un aumento salariale da molto tempo. Questi gruppi hanno diritto a una rivalutazione o a un adeguamento dei loro salari attuali.
Critiche nonostante i successi
Come l'anno scorso, l'SSM guarda con scetticismo agli aumenti salariali individuali. Questi vengono ancora concessi sulla base della prestazione e dell’esperienza, senza criteri di valutazione chiari nel sistema retributivo della SSR. Per quanto riguarda le retribuzioni dei quadri, dal 2023 le componenti salariali variabili saranno integrate nella retribuzione fissa, cosa che invece non è prevista per gli altri dipendenti. Questa palese disparità di trattamento dei dipendenti sotto CCL non è pertanto ancora risolta.
Accogliamo con soddisfazione il gesto di apprezzamento da parte della SSR nei confronti dei suoi dipendenti; considerando il carovita, restare bloccati nel sistema salariale senza possibilità di avanzamento è inaccettabile. Per l’SSM l’accordo raggiunto con la SSR in materia salariale è dunque un segnale positivo per il partenariato sociale.